Presidente: riapra le trattative, senza precondizioni

Presidente: riapra le trattative, senza precondizioni

L'attuale stallo nelle relazioni sindacali della scuola altoatesina impone alla FLC CGIL di esprimere una posizione chiara e di dialogare con tutte le parti in causa.

Lo stanziamento promesso dal presidente Kompatscher è rilevante e darebbe un grande contributo al mondo della scuola. Per questo vogliamo tornare al tavolo delle trattative. Alla Giunta provinciale e al presidente Kompatscher chiediamo: tornate al tavolo e riaprite il dialogo con i sindacati.

Le parti di una trattativa devono impegnarsi a non adottare iniziative unilaterali. Ma rifiutare di sedersi al tavolo con la scusa delle proteste di soggetti esterni è un'inaccettabile posizione antisindacale.

La rappresentatività dei sindacati è fondata sulle deleghe, come quella della Giunta sui voti. Queste sono le parti titolate a firmare i contratti collettivi. I soggetti esterni hanno libertà costituzionale di manifestare, e le parti contrattuali devono farsene una ragione. Il governo a Roma tratta con i sindacati maggiori anche quando altri manifestano: non capiamo perché a Bolzano debba essere diverso.

A Kompatscher diciamo che anche la minaccia di ridurre i finanziamenti se non si firma entro marzo è fuori dalle normali relazioni sindacali. Le trattative si fanno in due e finora si sono sempre concluse nei tempi tecnici necessari.

Con questo finanziamento chiediamo ad esempio di mantenere le promesse del protocollo d'intesa del 4.5.2021: parità salariale tra docenti statali e provinciali (in vigore dal 1998 al 2019), sostegno all'acquisto di libri e materiali elettronici come per i colleghi del resto d'Italia, e riconoscimento dell'aumento di complessità del lavoro docente.

Agli altri sindacati rappresentativi, CISL e ASGB: consultate la vostra base e impegnatevi con noi a mantenere l'unità della categoria. Il malessere è reale e le spaccature sono l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno.

Ai gruppi d'iniziativa e ai Collegi docenti che hanno rinunciato ad attività opzionali chiediamo di continuare il dialogo. Condividiamo le vostre istanze: la preoccupazione per il divario salariale con il Tirolo, la richiesta di adeguamento annuale all'inflazione, la parità salariale tra docenti di primaria e secondarie, e la necessità di riportare la funzione docente al centro della scuola.