Aumenti contrattuali, contrasto al precariato e alle classi pollaio, queste le principali ragioni dello sciopero proclamato da Flc Cgil, Uil scuola, Gilda e Snals
Per adeguare gli stipendi degli insegnanti alla media europea servirebbero 350 euro al mese, ma la nuova legge di bilancio statale prevede un fondo per la scuola di appena 210 milioni, in parte vincolati per premiare una non meglio definita «dedizione professionale». Il governo Draghi ha fatto una scelta molto precisa: disinvestire sui docenti e il personale. Una tendenza che va avanti da almeno 15 anni, ma che ora è ancora più insopportabile e ingiusta dopo due anni di pandemia.
Anche in provincia di Bolzano gli stanziamenti per la scuola previsti dalla legge di stabilità disattendono le attese e non garantiscono il principio di parità di trattamento tra dipendenti provinciali e docenti delle scuole a carattere statale.
Facciamo sentire la nostra voce aderendo allo sciopero nazionale proclamato per venerdì 10 dicembre 2021.
Per approfondire leggete qui la lettera del Segretario FLC CGIL Francesco Sinopoli.